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Ciclo NOVECENTO 2017

NOVECENTO 2017 per sitoÈ davvero indispensabile guardare al passato? Tra straordinarie conquiste e devastanti contraddizioni, il Novecento può davvero dare lezione alla contemporaneità? E ancora, può farlo tutto ciò che lo ha preceduto e lo ha variamente forgiato?

Normalmente la storia è vista come risultante di un flusso lineare di eventi, di cui il presente è esito ultimo. Walter Benjamin (1892-1940) inverte questa relazione: è il presente che genera il proprio passato, fintanto che lo rilegge, lo testimonia, lo redime. La redenzione è offerta dalla memoria, intesa non come ricordo inabile, ma ricordo conquistato e rivissuto; è la dialettica tra passato e presente, tra ciò che è stato e l’ora che consente di cogliere delle “epifanie di senso”, di raggiungere, nel turbinio incessante della modernità, momenti di stasi improvvisi, capaci di illuminare di una luce differente ciò che invece ci sfugge repentinamente nella vita quotidiana.

Per questo il filosofo e l’artista devono farsi “pescatori di perle”, di oggetti preziosi normalmente ignorati, persi dentro le metropoli che investono i passanti con choc percettivi continui, che sacrificano l’esperienza effettiva del mondo, la contemplazione, alla “fruizione distratta”.  Solo così le rovine del passato che l’Angelus Novus di Paul Klee, assunto da Benjamin a simbolo della storia, guarda con occhi dilatati pieni di orrore, potranno trovare redenzione, e senso, e direzione, esercitando una spinta irresistibile verso il vero progresso; solo la lettura attenta e dialettica del passato più remoto e dei suoi frammenti di significato può dare un’immagine leggibile che ne riveli i processi creativi, i valori imprescindibili e insostituibili, le intenzionalità profonde, le opportunità che da essi sprigionano.

Se l’arte può essere scrigno di perle, una lettura dell’arte sempre più consapevole offre gli strumenti per individuare quelle preziose biglie e riportarne i valori nella propria vita e nella propria storia. Queste le intenzionalità che ci conducono a proporre analisi e ascolto di alcune riconosciute e straordinarie pagine musicali dello scorso secolo, nel binario sempre significativo del testo sacro: un memento a noi stessi, un reciproco invito a non cedere alla banalità, per non stancarsi mai di essere, noi per primi,
“ricercatori di perle”.

Giuditta Comerci, direttore artistico

CORSO DI ANALISI a cura del Maestro Irlando Danieli

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